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Quando il bimbo ha due mamme

Autore Terry Bruno, pubblicato in BookCiak Magazine, 18 aprile 2016

 

La nuova rubrica della psicologa e psicoterapeuta Terry Bruno. Non è una recensione, ma la segnalazione di pellicole che – al di là delle loro qualità artistiche  -, offrono spunti di analisi su comportamenti e temi del nostro presente. Per fare “terapia in sala”. Si comincia con “Nemiche per la pelle” di Luca Lucini…

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Una divertente commedia al femminile di Luca Lucini con due brave attrici italiane, Margherita Buy e Claudia Gerini. Una, psicologa per animali e dedita alla meditazione, l’altra immobiliarista che vive nel lusso, più pratica e decisionista. Due aspetti diversi di due realtà molto attuali.
Nel film, Nemiche per la pelle, vengono affrontati alcuni temi molto interessanti come la difficoltà di gestione dell’affettività. Ad esempio Lucia, interpretata dalla Buy, in quanto psicologa degli animali riesce ad essere affettuosa ed empatica con essi ma ha difficoltà a gestire l’affettività con chi la circonda. Fabiola, interpretata dalla Gerini, invece, presenta lo stesso problema in quanto proiettata verso il suo lavoro e la sua attenzione è rivolta prettamente alla ricerca spasmodica del danaro e del lusso.

Due aspetti che ritroviamo sempre più nella società odierna. Questa loro difficoltà si manifesterà maggiormente e prenderà sempre più corpo, nel momento in cui si troveranno a dover gestire un bambino, figlio dell’uomo che entrambe, in momenti diversi della loro vita, hanno amato.

E qui subentra un tema di grande attualità, trattato in modo un po’ a latere e con semplicità e leggerezza: l’adozione del figlio del coniuge, figlio che deve essere cresciuto da due individui dello stesso sesso. Certo non si tratta di due donne omosessuali, ma il concetto non cambia. Alla domanda che il giudice pone all’assistente sociale, su come il piccolo Paolo Junior potrà trovare un riferimento maschile nella situazione in cui si verrebbe a trovare, egli risponde che orbitano intorno alle due figure femminili diverse figure maschili, a cui il bambino può fare riferimento.

In effetti, anche in una famiglia composta da un padre e da una madre, capita che il figlio/a possa considerare un’altra persona (nonno/a, zio/adzia o amico/a di famiglia…) come punto di riferimento significativo. Certo è un discorso che si scontra con alcuni valori e ideologie, ma quello che forse non dobbiamo dimenticare è che non è tanto mettere al mondo un bambino, quanto insegnargli l’arte del vivere ed essere capaci di amarlo, ma soprattutto insegnare ad amare nel rispetto di sé stesso e degli altri.

Da non tralasciare la canzone Piccoli miracoli, cantata dal cantautore Federico Zampaglione dei Tiromancino. Interessante è il significato del brano, che si può ascoltare mentre i titoli di coda scorrono. Esso è un inno a godere di ogni attimo che riusciamo a vivere nella nostra vita. È una sorta di attimo fuggente che ognuno di noi deve imparare a cogliere. Spesso le aspettative troppo esagerate nel desiderio di trovare qualcosa sempre migliore creano frustrazioni, ansie e malesseri. Purtroppo questo è il comportamento che molti di noi adottano nelle proprie relazioni, alla ricerca di un amore ideale, perdendo così quelle gioie, quelle affettività che in quel momento stanno vivendo.

Insomma, Nemiche per la pelle è come un piccolo sasso buttato in un marasma di paure, credenze e conflitti interiori che con leggerezza e un po’ d’ironia permette allo spettatore di osservare e toccare con mano alcuni aspetti della propria vita molto spesso allontanati.

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