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La Programmazione NeuroLinguistica (PNL), non è una teoria, ma un modello in grado di decodificare il funzionamento del comportamento umano con lo scopo di aumentare e potenziare capacità personali e interattive. Infatti, al contrario della teoria che studia il perché un qualcosa funziona, il modello s’interessa al come funziona e al come poterlo riprodurre.
Come fanno le persone ad eccellere e come è possibile insegnare agli altri le loro strategie vincenti?
John Grinder e Richard Bandler dietro suggerimento di Bateson, biologo, antropologo e psichiatra hanno filmato, registrato e studiato l’attività di un grande psicoterapeuta statunitense degli anni ‘70, Milton Erickson. Arrivarono così a conoscere l’esperienza soggettiva di una persona e a comprendere come trasferire un comportamento da una persona ad un’altra. Dalle loro ricerche nacque la PNL.
Attiva in Italia dagli anni ‘80, la PNL ha sviluppato modelli e interventi usati nelle aziende, nelle scuole, nei centri di formazione. Tali modelli sono apprezzati dai terapeuti per gli aspetti tecnici e pragmatici di elevata efficacia. La Programmazione NeuroLinguistica, è un nuovo modo di pensare, di comunicare, un modello dei processi di apprendimento, che cambia in relazione al feedback che si ottiene dalle osservazioni, scoperte, invenzioni che essa stessa produce. Bandler e Grinder si definiscono modellatori in quanto prestano scarsissima attenzione a quello che la persona dice di fare e moltissima attenzione a ciò che fa. Non esistono quindi teorie ma cose osservabili.
In estrema sintesi la PNL offre tecniche specifiche e contributi provenienti dalla linguistica, dalla neurologia e dalla psicologia con le quali organizzare o riorganizzare in modo efficace la propria esperienza soggettiva, le proprie rappresentazioni sensoriali, per definire e conseguire qualsiasi risultato comportamentale.
Neuro (dal greco neuron, nervo) sta ad indicare il principio secondo cui ogni comportamento risulta da processi neurologici.
Linguistico (dal latino lingua) indica che i processi neurali vengono rappresentati, ordinati e disposti in sequenza in modelli e strategie, attraverso il linguaggio e i sistemi di comunicazione.
Programmazione si riferisce al processo di organizzazione delle componenti del sistema (le rappresentazioni sensoriali) per il conseguimento dei risultati specifici.
Ogni comportamento è comunicazione: “non si può non comunicare”, dice Watzlawick. Il significato della comunicazione è nella risposta che si riceve che, a sua volta, influenzerà la comunicazione successiva. Il fenomeno della comunicazione non dipende da ciò che si trasmette, ma da quanto accade in chi riceve, da come egli è strutturato, dalle sue precedenti esperienze, cioè dalla sua mappa del mondo. Infatti ciò che vive nella nostra testa, il contenuto delle nostre descrizioni (mappe), non è la realtà (il territorio). Per cui un altro dei principi fondamentali della comunicazione in PNL è che la mappa non è il territorio. Questo perché la mappa di ogni individuo è formata dalle sue rappresentazioni sensoriali personali che poi condizionano la sua esperienza nel mondo.
L’uomo secondo la PNL elabora la realtà a partire dalla propria percezione, quindi dalle informazioni che i suoi sensi sono in grado di fornirgli. In altri termini parliamo di una rappresentazione sensorialmente basata. I minimi comportamenti nei movimenti degli occhi, cambiamenti del colore della pelle, modificazioni del respiro danno importanti informazioni sulla persona e sui contenuti della sua comunicazione. Con la PNL si studia e si osserva non solo ciò che la persona fa o dice, ma ciò che essa esprime inconsciamente come manifestazione delle proprie emozioni intrinseche. In questo modo si può migliorare il proprio rapporto con gli altri, dopo aver migliorato il proprio rapporto con se stessi e questo grazie al linguaggio del corpo che permette di instaurare un rapport più efficace.
