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IV Incontro

Autostima

 

Ben ritrovati. Siamo arrivati alla penultima tappa del nostro viaggio nel mondo della comunicazione, accompagnati dal nostro Viaggiatore che ha avuto modo non solo di conoscere posti nuovi ed incantati, ma anche di apprendere tante informazioni che spesso sfuggono alla consapevolezza. Siamo alla volta di Atene, col suo Partenone, i suoi miti e il nostro Viaggiatore alla ricerca di sé. Ma qual è la sua autostima? Autostima, fiducia in sé, affermazione di sé, immagine di sé, io ideale, concezione di sé, quante parole… Ma cosa significano? Cosa intendete voi per autostima, io ideale… ebbene l’autostima è come noi valutiamo noi stessi: il nostro aspetto fisico, le nostre competenze, i nostri risultati professionali e personali, la nostra affettività. Essa è data dall’equilibrio dei diversi aspetti e il successo in uno di questi ambiti non garantisce l’autostima. L’autostima è importante perché incide sulle proprie emozioni, sulle relazioni con gli altri, sulla vita famigliare, sul successo scolastico, sulle proprie abilità fisiche. Essa aumenta se rispettiamo i nostri valori, altrimenti dimunisce. Ma vediamo cosa intendiamo per fiducia di sé. Essa è fiducia che una persona nutre sulle sue capacità di riuscire a fare qualcosa. L’affermazione di sé è invece la capacità di stare in mezzo agli altri, di comunicare in modo chiaro, di accettare e rifiutare. L’immagine di sè è ciò che l’individuo percepisce di se stesso. Essa ha una notevole forza in quanto il nostro comportamento non si discosterà mai da questa mappa interiore. Essa agisce come una profezia autorealizzantesi, dicendoci come comportarci o che fare per agire in modo coerente con la persona che crediamo di essere. Vi sarà capitato d’incontrare individui attraenti che si credono brutti, grassi o troppo magri, o troppo vecchi o troppo giovani. Se vi credete non attraenti saboterete ogni tentativo di apparire belli. Poiché non vi rappresenterete al meglio la gente vi troverà poco attraenti. La profezia si autoavvera. Molte persone famose sono vittime di comportamenti autodistruttivi perché hanno la sensazione di non essere degni del successo che hanno.

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Gli psicologi chiamano questo modello di comportamento Sindrome del Paradiso. Il modo in cui pensiamo a noi stessi influenza il modo in cui gli altri pensano a noi. Poiché oltre il 90% di ciò che comunichiamo è inconscio, chi ci circonda risponde continuamente al nostro linguaggio del corpo, al tono di voce, ai segnali emotivi. Ognuno di noi comunica agli altri il modo in cui vuole essere trattato a seconda di come tratta se stesso. Mentre l’io ideale è come l’individuo vorrebbe essere. La concezione di sé è l’insieme dell’autostima, dell’io ideale e dell’immagine di sé. Quindi L’autostima è la valutazione che ci diamo, il nostro modo di viverci ed essa viene determinata da informazioni oggettive e soggettive, riferite a diversi tipi di sé:

 

  • Il sé reale: ciò che crediamo di essere …
  • Il sé ideale: ciò che desideriamo essere …
  • Il sé imperativo: ciò che sentiamo di dover essere …

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